Le Viole di Santa Fina. Fra leggende e botanica.



Oggi parliamo di una pianta speciale per gli abitanti di San Gimignano: la Viola di Santa Fina. 



Nel resto dell'Italia è conosciuta con il nome di Violaciocca gialla (Erysimum cheiri). 
Perché a San Gimignano viene chiamata così? 

Maddalena Zuddas, guida turistica e ambientale, ci parla in questo video di questa pianta, tanto amata a San Gimignano.





Ma perché a San Gimignano viene chiamata così? Prima di tutto vi voglio ricordare chi era Santa Fina.

Fina per la sua vicenda personale e l'affetto da parte degli abitanti di San Gimignano viene detta santa ma per la chiesa è solamente beata.

Fina dei Ciardi nacque a San Gimignano nel 1238 e morì il 12 marzo 1253 quando aveva solamente 15 anni a causa di una grave malattia. 
Passò gli ultimi 5 anni della vita per sua scelta sdraiata su una tavola di legno che oggi è esposta in Collegiata nella cappella di Santa Fina.

(Domenico Ghirlandaio, Annuncio della morte a santa Fina, Collegiata cappella di Santa Fina)


Secondo la tradizione al momento della sua morte sulla tavola e sulle mura del paese sbocciarono dei fiori che furono chiamate Viole di Santa Fina per ricordare questo evento miracoloso. 
Da allora tutti gli anni le Viole sbocciano il 12 marzo. 

(Santa Fina Benozzo Gozzoli, Chiesa di Sant'Agostino)


Santa Fina è stata rappresentata sempre con un mazzo di fiori in mano ma guardando bene sembra che in nessun caso siano presenti fiori gialli ma viola. 
Viene così il dubbio:
forse le viole di Santa Fina erano altri fiori?
Non lo potremo mai sapere. 

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